Salve Signore!
Avete capito
bene! Annovero tra i lussi domestici il canovaccio. Precisiamo però, c’è
canovaccio e canovaccio!
Il canovaccio
come lo intendo io è sicuramente 100%lino, quel lino un po’ rigido che poi,
appena comincia ad assolvere il suo compito, diventa quasi magicamente morbido,
una seconda mano.
Non intendo sicuramente quelli malridotti (a volte anche
bucati) e sempre un po’ sfilacciati che purtroppo ogni tanto trovo nelle cucine
della case che visito.
Nella mia
cucina non manca mai e, soprattutto, è presente in prima fila a simboleggiare
il mio amore per i tessuti. Per me e’ come una coperta di Linus, usarlo mi da
conforto e mi piace coordinarlo con la stagione del periodo (In questo momento
ne ho uno magnifico con le castagne e i loro ricci).
Detto cio’,
raramente uso il canovaccio per la funzione primaria che gli si attribuisce,
ovvero asciugare (per quello ne ho uno in microfibra, “di servizio”, che ho
appeso nell’anta interna sotto il lavello): il mio mi serve da piano d’appoggio
per la preparazione dei piatti o per accogliere i dolci appena sfornati, per vestire
il vassoio dei dolci o come tovaglietta su cui fare colazione.
Tutte le sere
lo piego e lo ripongo in bella vista, pronto per essere di nuovo la mia spalla
l’indomani. E voi? Come utilizzate il vostro canovaccio?
Buona giornata!
buonasera, è possibile conoscere la marca del canovaccio in lino fotografato?
RispondiEliminagrazie
Salve Signora, certo! Il canovaccio in fotografia è della Tessitura Toscana telerie! Io l'ho acquistato online su bianco casa shop
RispondiEliminaDovrò assolutamente cambiare tutti i canovacci in mio possesso e tirare fuori quelli ricamati a mano che ho nel baule...e che purtroppo non ho fatto in tempo a farli rivedere alla tua nonna adorata che lo desiderava tanto....baci zietta
RispondiEliminaCanovacci ricamati??? Li devo assolutamente vedere! Che si apra il baule!
RispondiEliminaQuando vuoi tesoro!
RispondiEliminaE apriamolo questo Benedetto baule...
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