venerdì 1 febbraio 2019

Presenti a tavola




Salve Signore!
Come state? Mi siete mancate…
Nel post di oggi vi voglio accennare un argomento che in questo periodo mi sta interessando molto, la Mindful Eating ovvero un’alimentazione consapevole. La conoscete già? 


A grandi linee si tratta di un nuovo approccio verso il cibo, fondato sui cardini della mia ormai tanto cara Mindfulness (sulla quale prometto un post specifico a breve), che aiuta a portare piena “consapevolezza” all’atto fisico del mangiare, imparando a farne un’esperienza estremamente più ampia e soddisfacente spostando l’attenzione su tutte le declinazioni che lo costituiscono, i profumi, il tatto, i sapori ma anche i pensieri!
Per assimilare questa nuova modalità ci si serve di tanti semplici ma efficaci strumenti e accorgimenti che ci aiutano a vivere pienamente l’esperienza del pasto (come per esempio delle meditazioni guidate) e che ci consentono di “sentire” per esempio che tipo di fame sentiamo (ce ne sono ben 9!). 
Capire di cosa ha bisogno, in quel momento presente, il nostro corpo ci consente per esempio di evitare di mangiare una scatola di cioccolatini intera una volta che la riconosciamo come fame del cuore, oppure di mangiare tutte le sere un bel pezzo di pizza perché passiamo sempre davanti quella pizzeria che ci piace tanto (fame degli occhi). Insomma, capire le reali esigenze del nostro corpo ci permette di “scegliere” cosa e quanto mangiare, uscendo dalla modalità del pilota automatico (per colpa della quale ci ritroviamo a mangiare un intero pacchetto di patatine davanti ad un film che ci sta appassionando senza neanche rendercene conto); essere presenti intenzionalmente mentre mangiamo ci consente di prenderci cura di noi stessi, di regolamentare la nostra alimentazione sulla base di un lavoro di conoscenza limpida di noi stessi e delle nostre necessità.
Sia chiaro, la Mindful eating non ha nessuna intenzione di diventare “la nuova tendenza del momento” in fatto di cibo o diete, anzi, mira solo a consentirci di riavvicinarci in modo più consapevole e più ricco e pieno a quello che spesso consideriamo solo un mero atto nutritivo. 
Sto leggendo in questo momento quello che considero il libro guida in tal senso, si intitola: “Mindful eating. Per riscoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo” edito da Enrico Damiani Editore, l’autrice è Jan Chozen Bays mentre la curatrice italiana e sua discepola è Paola Iaccarino Idelson (la quale tiene molti corsi di Mindful eating in tutta Italia, vi lascio qui il link del suo sito). Oltre a spiegare molto bene e in maniera concreta, attraverso semplici esercizi, i vari tipi di fame consente di scaricare gratuitamente delle interessanti meditazioni guidate sull’argomento per essere supportate nel viaggio alla scoperta del nostro modo di relazionarci al cibo, della vera natura della nostra fame!
Vi ho fatto venire un po’ di acquolina in bocca? Spero di sì e attendo i vostri commenti in merito per sapere che cosa ne pensate.

Buona giornata a tutte.

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