lunedì 28 settembre 2015

Un caffè (chic) non si nega mai a nessuno



Salve Signore.
Venerdì dopo cena ho ricevuto la gradita visita a sorpresa di un collega di mio marito e, con mia soddisfazione, ho ricevuto i complimenti per come gli ho servito il caffè. Dopo 6 anni di matrimonio mi sono arresa e ho capito che la moca non fa per me, così ho optato per la macchina a capsule della Nespresso e devo dire che mi trovo davvero bene. A mio parere anche offrire un semplice caffè può trasformarsi in un gesto di affetto, può farti ricordare piacevolmente dal tuo ospite. Il mio segreto? Organizzarsi  e dotarsi di quei pochi ingredienti necessari a rendere speciale un gesto cosi' semplice.


1. La qualità del caffè. Sulla materia prima non si scherza! Il caffè dev'essere di ottima qualità e, se si ha una macchina per il caffè espresso, è simpatico far scegliere al proprio ospite fra due o tre aromi o intensità.
2. Lo zucchero. Mi piace concedere al mio ospite la possibilità di decidere come zuccherare il proprio caffè: zucchero di canna o bianco sono le opzioni ma non in zollette (quelle le utilizzo unicamente per il tè). Inoltre, se sono io a zuccherare, non giro mai il caffè, questo piacevole gesto, questa confidenza la lascio a chi poi avrà il piacere di gustarlo.
3. Il servizio. Se la visita non era programmata e se, appunto, non si è dato un appuntamento "ufficiale" per un caffè in casa propria, non esagerate con i dettagli, vi renderebbe una padrona di casa troppo leziosa. Sicuramente, però, si rende necessario un vassoio e sarebbe l'ideale se le tazzine, la zuccheriera e la lattiera (vogliamo negare una goccia di latte a chi lo desidera?) fossero coordinati tra loro. A mio parere devono essere necessariamente in accordo la zuccheriera e la lattiera e preferibilmente in accordo tutto il resto (mantenetevi su uno o due materiali e colori al massimo). Non dimenticatevi i cucchiaini, uno per ospite e se li avete in argento usateli!
4. Gli accessori golosi. Mi piace viziare il mio ospite con un piccolo cioccolatino o chicco di caffè rivestito al fondente. Parola d'ordine: "mignon", ovvero serviamo solo ciò che non cola e non sbriciola eccessivamente. Rendiamo accessibili dei piccoli tovaglioli anche di carta purchè di buona fattezza e sorprendiamo tutti con una ciotolina con dentro la panna montata (su cui spolverizzare, in inverno, un pò di cannela).

Se riusciamo ad organizzarci e a tenere sotto mano tutto il necessario, assemblare un vassoio da caffè funzionale ma al contempo gradevole e curato sarà un gioco da ragazze, ops da Signore!

Buon Lunedì.

2 commenti:

  1. Sei speciale Tesoro! Non ho ancora assaggiato il tuo caffè...ma è come se ne avessi gustato l'aroma nella tua descrizione, e poi ... sto ancora assaporando il cioccolatino...spero di non ingrassare troppo. tvb. zietta

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